Nell’ambito del tagliando auto, in correlazione con il cambio olio motore, una delle manutenzioni più importanti per un corretto funzionamento è il cambio filtri auto. I filtri auto, come è facile intuire, assolvono a un importante compito per il motore, ma non solo. Grazie a essi, oltre a evitare che possano entrare all’interno del propulsore particelle in grado di danneggiarlo, consentono anche agli occupanti del veicolo di respirare aria pulita. Per questo, è sempre importante procedere al cambio filtri entro le scadenze previste dal piano di manutenzione della propria automobile. In questo articolo, a grandi linee, vedremo quando è necessario sostituire i filtri dell’auto e quali sono i principali.
Fai respirare il tuo motore con il cambio filtri auto
Per comprendere appieno l’importanza del cambio filtri auto, e in particolare del filtro dell’aria, è necessario ricordare brevemente come funziona un motore endotermico. Probabilmente, ricorderete dalle lezioni della scuola guida, i rudimenti del funzionamento di un motore endotermico: il suo ciclo, che tradizionalmente può essere a due oppure a quattro tempi, prevede sempre una fase di aspirazione. Durante questa, il propulsore risucchia l’aria che, dopo essere stata opportunamente miscelata, sarà immessa nella camera di combustione per la detonazione che genera l’energia necessaria a spostare il veicolo. È evidente che durante l’aspirazione, oltre all’aria, potrebbero essere risucchiati anche detriti o altro materiale presente sulla sede stradale. Una volta entrati nel circolo dell’aria, questi potrebbero finire nella camera di combustione con conseguenze disastrose sul propulsore.
Quello del filtro dell’aria, tuttavia, è solo un esempio utile a capire l’importanza del cambio filtro auto. Questa manutenzione, peraltro, esige il rigoroso rispetto degli intervalli stabiliti dalla casa madre. In caso contrario, le particelle filtrate potrebbero otturare il filtro stesso con conseguenze sull’efficienza del motore. Per questo, durante il tagliando è sempre buona norma rispettare le indicazioni riportate sul proprio libretto di manutenzione. Vediamo ora nel dettaglio il cambio di ciascun filtro auto.
Cambio filtri auto: il filtro dell’olio
Tra tutti quelli montati a bordo di un’automobile, il filtro dell’olio è forse uno dei più importanti. L’olio motore, infatti, assolve a diversi compiti fondamentali: lubrifica le parti in scorrimento tra di loro, le protegge da eventuali danni dovuti allo sfregamento e dissipa il calore che gli elementi sviluppano durante il funzionamento. Per questa ragione, l’olio circola all’interno dell’intero propulsore e, non di rado, raccoglie le particelle che gli organi in movimento rilasciano. Non è un caso che la maggior parte dei veicoli, all’interno della coppa dell’olio, preveda una calamita in grado di attirare a sé le particelle metalliche in circolo. Non sempre questa è in grado di catturare le impurità e non sempre queste sono metalliche, cosicché il filtro olio assolve a un compito delicatissimo che richiede la massima efficienza possibile.
Quando cambiare il filtro dell’olio
Gli intervalli per la sostituzione del filtro dell’olio, al pari di ogni altro consumabile, è stabilita dal manuale di manutenzione del veicolo. È buona norma, però, cambiare il filtro dell’olio alla sostituzione di quest’ultimo, cosicché le particelle contenute nel filtro non vadano a inquinare l’olio stesso. Questo significa che il cambio del filtro può avvenire in un intervallo compreso tra i 15 mila chilometri, nel caso di vetture a benzina, e i 30 mila chilometri, quando si tratta di veicoli con motore a Diesel. In ogni caso, è sempre consigliabile effettuare il cambio del filtro dell’olio almeno una volta all’anno. Se il veicolo è particolarmente datato, potrebbe essere consigliabile ridurre gli intervalli di manutenzione.
Cambio filtro auto: il filtro dell’aria
Come abbiamo già visto, il filtro dell’aria è fondamentale per il corretto funzionamento del motore. Attraverso di esso, il propulsore “respira” senza correre il rischio di far entrare nella camera di combustione del cilindro elementi che potrebbero danneggiarlo. È vero che le macchine, sin dagli albori, sono dotate di griglie – il cui design col tempo ha caratterizzato lo stile della vettura – che impediscono alle particelle più grossolane di accedere al vano motore. Tuttavia, è demandato al filtro dell’aria il compito di raccogliere tutte le impurità presenti nell’aria, dal pulviscolo alla sabbia, impedendo che queste possano miscelarsi insieme al carburante. Con un filtro particolarmente sporco, vi è il rischio che l’aspirazione avvenga solo parzialmente, andando a compromettere l’efficienza della combustione, pregiudicando il corretto funzionamento del propulsore e provocando un possibile aumento dei consumi.
Quando cambiare il filtro dell’aria
Fermo restando quanto prescritto all’interno del manuale di manutenzione del proprio veicolo, il cambio del filtro dell’aria avviene in un intervallo compreso tra i 20 e i 30 mila chilometri. Questo valore, tuttavia, è solo indicativo: chi percorre strade particolarmente polverose dovrà procedere alla sostituzione più frequente del filtro dell’aria. In qualche modo, però, è anche possibile ripristinare il filtro. Se questo non risulta particolarmente sporco, infatti, è possibile procedere al suo smontaggio e al soffiaggio mediante aria compressa che rimuoverà una buona parte dello sporco accumulato sulla sua superficie. Tuttavia, poiché i filtri possiedono milioni di micro-fori, sarà praticamente impossibile ripulirlo completamente. Per questo, considerato anche il costo esiguo di un filtro dell’aria, è sempre preferibile sostituirlo con uno nuovo.
Cambio filtro auto: il filtro del carburante
Un filtro poco conosciuto, ma comunque particolarmente importante, è il filtro del carburante. Com’è facile intuire, questo filtro – al pari di quello dell’aria – ha il delicato compito di filtrare tutto il carburante che accede alla camera di combustione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, il carburante non è così puro. Inoltre, dopo anni di utilizzo, anche all’interno del serbatoio della vettura potrebbero accumularsi incrostazioni pericolose per il corretto funzionamento del propulsore. Il filtro del carburante, pertanto, raccoglie queste impurità e impedisce che essere possano accedere agli iniettori, intasandoli, o all’interno della camera di combustione, danneggiando i cilindri o i pistoni.
Quando cambiare il filtro del carburante
La sostituzione del filtro del carburante, come si può facilmente intuire, dipende dall’alimentazione del propulsore. I motori a benzina, per esempio, sono quelli che hanno intervalli di manutenzione più ampi: nei modelli più recenti, infatti, si arriva fino a 100 mila chilometri. Le automobili con motori Diesel, invece, richiedono una manutenzione più frequente, che si attesta tra i 50 e i 60 mila chilometri. I motori a GPL o a metano, infine, sono quelli che richiedono maggiori attenzioni: per i primi è necessario cambiare il filtro carburante intorno ai 30 mila chilometri, mentre i secondi si fermano a 15 mila chilometri.
Nel caso dei filtri carburante, comunque, è necessario considerare due parametri. In primo luogo, i modelli più recenti sono dotati di sensori che hanno la capacità di indicarci eventuali problemi. Quando la spia si illumina, è sempre buona norma recarsi al più presto presso il meccanico di fiducia. In secondo luogo, a differenza dell’aria o dell’olio, siamo consapevoli nella maggior parte dei casi qual è la qualità del prodotto che immettiamo nel serbatoio. Se nutriamo il sospetto di un prodotto di cattiva qualità, è fondamentale procedere con la sostituzione del filtro carburante prima di andare incontro a problemi maggiori.
Gli altri filtri auto da sostituire regolarmente
L’automobile, oltre a questi filtri fondamentali, è poi dotata di altri filtri. I veicoli più recenti, per esempio, sono dotati di filtri per l’abitacolo, a cui è demandato il compito di purificare l’aria che respirano gli occupanti della vettura. Ricade in questa categoria, per esempio, il filtro antipolline che, oltre a impedire l’ingresso in auto del polline, rimuovono tutte le particelle presenti nell’aria, compresi i batteri e gli odori. Solitamente, la sostituzione del filtro antipolline avviene almeno una volta all’anno. Correlato a questo, ma diverso da esso, è il filtro del climatizzatore che ha il compito di purificare l’aria spinta dal condizionatore della vettura. In questo caso, la mancata sostituzione potrebbe comportare la proliferazione di batteri. In questo caso, la sostituzione del filtro del climatizzatore sarebbe da effettuare alla vigilia di ogni estate, insieme con la sanificazione dell’intero impianto.
Questi sono i principali filtri di un’automobile. Per una corretta manutenzione di una vettura è sempre consigliabile non trascurare nessuno di essi, eventualmente affidandosi a un professionista del settore o, se si posseggono le necessarie competenze, procedendo in autonomia. Solo così ci assicureremo una vettura sempre in perfetta efficienza.